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martedì 29 luglio 2014

‘Mai senza gli americani’

‘Mai senza gli americani’

Articolo  Di Michele Franceschell tratto dal blog  statopotenza e pubblicato il 28 luglio  2014

curriculm-agente-segreto
“Mai senza gli americani” è il titolo di un articolo (pagine 183-188) apparso sull’ultimo numero della rivista Limes dedicato ai servizi segreti, firmato con lo pseudonimo Mazarinus. 
L’articolo in questione non ha peli sulla lingua nel trattare un argomento delicatissimo (per questo l’uso dell’anonimato?) e tenuto il più possibile in ombra sui mass-media italiani, quello del ruolo fondamentale giocato dai nostri servizi segreti nelle vicende politiche nazionali e della loro “fedeltà” ai governi del paese.
Mazarinus, dopo aver toccato diversi argomenti, in particolare quello dell’attacco dei servizi segreti italiani contro Berlusconi, colpevole di aver fatto propria una politica filo-russa, in particolare con l’appoggio alle posizioni di Putin nella guerra russo-georgiana del 2008, inquadra senza mezzi termini l’appartenenza e la visione geopolitica “atlantica” dei nostri servizi: “Dal punto di vista dei nostri servizi, o l’Italia è filoamericana o non è. Soprattutto non può essere né filorussa né filocinese”.
Quindi l’Italia, per i nostri servizi segreti, non solo deve starsene lontana da Russia e Cina, ma dev’essere molto attenta a quello che sta facendo la Germania. Aggiunge infatti Mazarinus: “Quest’approccio persistente giova al paese a fasi alterne, cioè limitatamente ai periodi durante i quali USA e Italia si muovono in sintonia. Come quello attuale, in cui Roma guarda a Washington anche come soluzione di emergenza al precipitare della nuova “questione tedesca”.
I nostri servizi segreti si muovono quindi in un’ottica atlantica, anti-BRICS e fondamentalmente antieuropea, perché antirussi (quindi contro il partner naturale della maggior parte dei paesi europei, compresa l’Italia, e tassello imprescindibile della Grande-Europa da Lisbona a Vladivostock) e potenzialmente anti-tedeschi, se la Germania dovesse persistere nella sua direttiva geopolitica e geoeconomica verso l’Est e di scontro con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sulla configurazione dei poteri in Europa.
La cartina di tornasole di questi scenari, dell’atlantismo dei nostri servizi e della “questione tedesca”, sono i fatti che stanno avvenando in Ucraina, una guerra che – alla presentazione del nuovo numero di Limesrealizzata a Bologna – Dario Fabbri, autore di un articolo sulla NSA sullo stesso numero, ha definito come una guerra degli USA sia contro la Russia che contro la Germania. 
Schermata 2014-07-28 a 8.31.36 PMUna cartina di tornasole quindi non solo per capire come vorrà/potrà muoversi Berlino, attaccata nel vivo del suo partenariato strategico con Mosca, ma anche l’Italia, un altro dei partner più importanti di Mosca in Europa.
Se le forze politiche ed economiche italiane sono state fino ad ora ritrosie ad accettare e a fare propria l’escalation e le provocazioni di Washington contro Mosca, cominciando realmente a cedere solo dopo la manipolazione e la pressione mediatica successiva al caso dell’aereo malese MH-17, i servizi segreti italiani, fin dall’inizio, avrebbero naturalmente sposato la nuova logica della Guerra Fredda di matrice statunitense. 
Così Mazarinus: “Continuiamo ad essere più realisti del re: un dato con il quale i governi italiani dovranno fare i conti ancora molto a lungo. Ne abbiamo avuto una riprova ulteriore di recente, quando una nave Sigint della Marina Militare, l’Elettra, ha attraversato il Bosforo per monitorare quanto accade nei dintorni della Crimea e del Donbass: il primo atto di ricorso alla forza da parte dell’Italia nei confronti di Mosca dalla fine della Guerra Fredda, che sembra essere stato deciso dal Ministero della Difesa senza alcuna particolare concertazione con la Farnesina e con Palazzo Chigi. Insieme ai marinai, è ancora una volta l’intelligence il ferro della lancia antirussa del nostro paese”.
Mazarinus termina qui, ma sarebbe stato interessante che ci spiegasse anche il “perché” i nostri servizi segreti, centro di potere decisivo nello Stato, siano così fedelmente atlantici: viene da chiedersi infatti se lo siano per reale convinzione di fare così il bene della nazione o per altri vincoli profondi sedimentati in decenni di strettissima collaborazione con i servizi di Washington, tuttora persistenti. Verrebbe da pensare che, di fronte all’evidenza di un mondo sempre più multipolare, l’arrocamento atlantico dei nostri servizi non possa che essere il frutto di una “necessità” d’apparato, più che di una libera scelta strategica per il bene nazionale.
Desta interesse infine, il fatto che certe tesi vengano sostenute su Limes, una rivista non certo antagonista o di approccio anti-americano, perché sono senza dubbio il sintomo di una crescente insofferenza da parte di diversi attori italiani, ancora ahinoi minoritari, alle politiche di quegli Stati Uniti d’America che stanno sempre più trascinando il nostro paese e l’Europa intera nel conflitto fratricida in Ucraina e nel pantano del terrorismo, dalla Libia alla Siria.
Etichette : 
LIMES, CIA, Lucio Caracciolo, Corpi dello Stato deviati, SUPERGLADIO, VERTICI MILITARI, Stato, sovranità, mondialismo. 
Domanda: chi ha scritto questo articolo pensava anche a Paolo Ferraro ?! 

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COMUNQUE SIETE ORA SUFFICIENTEMENTE MATURI ED INFORMATI PER INIZIARE A LEGGERE ED "ASCOLTARE" IN MODO ATTENTO COMPLETO E CONSAPEVOLE:

IL MEMORIALE DEL 7 MARZO 2011


IL DOCUMENTO SU PISTA FAMILIARE E USO ETERODOSSO DEL DIVORZIO ( e allegati )

LE PROVE AUDIO della CECCHIGNOLA e relative contestualizzazioni

GLI ESPOSTI DENUNCIA MEMORIE AL CSM CHE SMASCHERAVANO GIA’ NEL 2012 LA MANOVRA CRIMINALE SOTTESA E LA IDENTITA' DI QUESTO PERICOLSO APPARATO DEVIATO

LA LETTERA DI NON DIMISSIONI ( l’opposto di ciò che hanno fatto i tanti magistrati martirizzati in silenzio dall’apparato deviato )

ORA POTETE SINO IN FONDO CAPIRE DA SOLI QUALE FOSSE LA POSTA IN GIOCO:

PERCHE’ DOVEVA ESSERE DISTRUTTO IL MAGISTRATO PAOLO FERRARO

PERCHE’ OPERARONO DI CORSA IN CONTRO TEMPO PER TENTARE DI ARGINARE LA INFORMAZIONE E DENUNCIA PUBBLICA CHE AVREI SVILUPPATO E CON QUALE ARCHITETTURA CRIMINALE SI MOSSERO

QUALE DISEGNO E GESTIONE DEL REALE POTERE DOVESSERO DISPERATAMENTE NASCONDERE

SE VI FOSSERO IN GIOCO E QUALI COMPONENTI DEVIATE ( E COME OPERASSERO )

COSA TEMEVANO CHE POTESSE ANCHE EMERGERE

COME ABBIANO OPERATO NEL SILENZIO

COME ABBIANO ATTIVATO LA FINTA CONTROINFORMAZIONE CHE COSTRUIVA IL MITO DI PSEUDO ASSOCIAZIONI CHE COPRIVANO POTERI REALI

E PERCHE’ SOLO PAOLO FERRARO POTEVA ARDIRE E DENUNCIARE RICOSTRUENDO TUTTO E CONTESTUALIZZANDO TUTTO ( SENZA IL TESTIMONE CHE CONTESTUALIZZA LE PROVE OGGETTIVE NON ESISTONO E NON HANNO UN LORO AUTONOMO SENSO COMUNQUE )

COME SIANO ARRIVATI A COMPIERE L’ERRORE MADORNALE DI METTERE IN MANO AL MAGISTRATO PAOLO FERRARO LA PROVA CERTA OBIETTIVA ED INDELEBILE DELLE MANOVRE FATTE E REATI CONNNESSI IN UN CASO EMBLEMATICO

CON QUANTA VOLGARE SICUMERA E VIOLENZA ABBIANO TENTATO DI ARGINARE LA INFORMAZIONE ANCHE A LIVELLO DI CONTROINFORMATORI DI REGIME ATTRAVERSO QUELLO CHE ORMAI IN MOLTI CHIAMANOIL "PROTOCOLLO PETTEGOLO“ ( Derisoriamente)

QUANTA INTELLIGENZA E SENSIBITA’ INTELLETTUALE IMMISERO NEI LORO DUE STUPENDI SCRITTI LUCIANO GAROFOLI ED ENRICA PERRUCCHIETTI QUANDO ANCORA STAVO CENTELLINANDO PROVE ED ANALISI



QUANTO SENSIBILE IMPEGNO SIA STATO MESSO DAI MIGLIORI DI VOI ( per ora ) AVENDO CAPITO BENE E STUDIATO …

PERCHE PAOLO FERRARO ERA ED E’ AMATO E STIMATO DALLA POLIZIA GIUDIZIARIA E DAI MIGLIORI MAGISTRATI NON CRIMINALI E DEVIATI

ORA AVETE INFINE quindi DAVANTI, ED ATTRAVERSO ME E LE VICENDE A ME COLLEGATE, UNO SPACCATO CRIMINALE DI POTERI DEVIATI CHE APRE LE PORTE A TUTTO QUELLO CHE DI CERTO ED INDICIBILE ABBIAMO INDICATO E ANALIZZATO COME DIRETTI TESTIMONI.

UN ORDITO CRIMINALE PLURIENNALE :
IL CASO FERRARO I SILENZI COLPEVOLI O CRIMINALI

UN BEL GUAZZABUGLIO INTERAMENTE DISTRICATO

RITROVANDO NOTIZIE PREZIOSE SULLA INDAGINE FIORI NEL FANGO

IL RUOLO CRIMINALE E MALATO GIOCATO DA UNA FETTA DI MAGISTRATI DEVIATI DELLA PROCURA DI ROMA CHE AVEVA TUTTO DA PERDERE SE FOSSE USCITO FUORI QUELLO CHE AVEVANO COMBINATO , A PARTIRE DA PAOLO FERRARO

E qui un ringraziamento non alla rosa ma alla Margherita ...